Pane dolce di San Vigilio
"Piatto del Santo o Patrono" a loro "L'Italia del piatto" dedica le ricette del mese di ottobre. La scelta non è stata difficile ho subito pensato a San Vigilio, patrono di Trento la cui ricorrenza ricorrenza liturgica si festeggia il 26 giugno, presunta data del suo martirio.
"San Vigilio, di origini romane, visse a cavallo tra il IV e il V secolo d.C.. Fu il terzo vescovo della città e fu mandato a Trento dal vescovo di Milano, Ambrogio, con lo scopo di cristianizzare il Trentino ancora in gran parte pagano. Vigilio, di origini romane, era un uomo di profonda cultura. Nominato vescovo in giovane età, iniziò un’assidua opera di evangelizzazione nelle valli trentine. Per essere aiutato nell’evangelizzazione chiamò dalla Cappadocia i tre giovani Martirio, Sisinio e Alessandro che si stabilirono a San Zeno in Anaunia. Proprio in questa valle, i tre giovani trovarono il martirio. Morì il 26 giugno del 405 d.C. a Spiazzo in Val Rendena. Narra la leggenda che, durante uno dei suoi viaggi per diffondere il cristianesimo nelle Valli Giudicarie, Vigilio mentre predicava in riva al torrente Sarca contro i riti estivi a Saturno delle popolazioni locali, venne contestato con il lancio di zoccoli (o di pani duri). Colpito, precipitò nel fiume e venne trascinato via dalla corrente. L’architettura fa ancora memoria del martirio con la Pieve di Spiazzo a lui dedicata, costruita proprio su un masso in riva al fiume. Un’altra suggestiva testimonianza è la chiesetta in riva al Sarca a Tione, che ricorda il luogo dove secondo la tradizione il corpo di Vigilio fu depositato dalla corrente. San Vigilio è raffigurato con il baculo pastorale, la palma e uno zoccolo di legno" notizie da qui
"Molte altre chiese in Trentino-Alto Adige sono dedicate a Vigilio, fra cui la Chiesa cimiteriale di San Vigilio a Pinzolo, e alcune località portano il suo nome, la più famosa delle quali San Vigilio di Marebbe in Val badia. È uno dei patroni del Trentino e dell'Alto Adige, delle miniere e dei minatori e dell'Arcidiocesi di Trento. Inoltre a Roma, vicino alla Abbazia delle Tre Fontane, c'è una Parrocchia intitolata a S. Vigilio". notizie da qui.
Difficile è stato trovare una ricetta a lui dedicata. In occasione delle Feste Vigiliane che si svolgono in giugno viene data importanza alla benedizione del pane in questa occasione veniva donato a tutta la popolazione, in forme diverse più o meno grandi in funzione del costo del grano
Una gustosa rosetta al mais o “pane di San Vigilio”, e un pane dolce ai fichi o “pane dolce di San Vigilio”, sono le ricette offerte e studiate dall’Associazione Panificatori che provengono dalla rivisitazione di alcune antiche ricette, che storicamente venivano elaborate con materie prime della nostra tradizione agricola
Ho scelto di preparare il Pane dolce di San Vigilio, un tradizionale dolce da formo leggermente basso e rotondo, dal profumo di limone e vaniglia e fichi, con un colore dorato e morbido.
Non avendo però trovato una ricetta ma solo la lista di ingredienti e la forma del pane dolce, ho cercato di fare del mio meglio per riprodurlo
Ho scelto di prepararlo adattando la ricetta della Brioche senza impasto dal libro da "Everyday Bread" di American Test Kitchen
per 2 pezzi
315 g di farina per pane
5 g di lievito di birra disidratato
3,5 g di sale da cucina
2 uova a temperatura ambiente
115 g di burro sciolto e leggermente raffreddato
60 ml di acqua, a temperatura ambiente
45 g di zucchero
Latte per spennellare
In una seconda ciotola sbattete le uova, il burro fuso, l'acqua e lo zucchero, finché lo zucchero non si sarà sciolto. Usando una spatola di gomma, unite il composto di uova al composto di farina, raschiando la farina secca dal fondo della ciotola finché non inizia a formarsi un impasto coeso e tutta la farina sarà incorporata.
Coprite la ciotola con la pellicola e lasciate riposare l'impasto per 10 minuti.
Usando una spatola unta o la punta delle dita bagnate, piegate l'impasto su se stesso sollevando e piegando il bordo dell'impasto verso il centro e premendo per sigillare. Girate la ciotola di 90 gradi e piegate nuovamente l'impasto; ripetere girando la ciotola e piegando l'impasto altre 2 volte (totale di 4 pieghe).
Coprite bene con la pellicola e lasciare riposare per 30 minuti.
Ripetete la piegatura e il riposo ogni 30 minuti, altre 3 volte.
Prima dell'ultima piega distribuite sull'impasto, affondandoli un po', i fichi tagliati a cubettini, poi proseguite con le pieghe.
Dopo questa ultima e quarta serie di pieghe, coprire bene la ciotola con la pellicola e trasferite l'impasto in frigorifero per almeno 16 ore.
Dopo la prima lievitazione trasferite l'impasto su un bancone ben infarinato, dividerlo a metà e coprite con la pellicola unta. Con le mani ben infarinate, prendete 1 pezzo di impasto e schiacciatelo in un cerchio di circa 10 cm. Fate una serie di pieghe sollevando e piegando il bordo dell'impasto verso il centro, premendolo per sigillare, fino a formare una palla (per un totale di 6 pieghe). Ripetete l'operazione con il pezzo di pasta rimanente.
Capovolgete ciascuna pallina di pasta con il lato di cucitura rivolto verso il basso e, usando le mani a coppa, trascinatela formando piccoli cerchi sul bancone finché l'impasto non risulta teso e rotondo. (Se l'impasto si attacca alle mani, spolverate leggermente la parte superiore dell'impasto con farina.)
Coprire due pani con pellicola e lasciate riposare per 5 minuti.
Foderate una teglia con carta forno.
Trasferite le pagnotte sulla teglia, con il lato della chiusura sotto, distanziandole bene poi con il palmo della mano schiacciatele a circa 3 cm di spessore.
Coprire la teglia senza stringere con una plastica unta e lasciate lievitare per circa 90 minuti o finché l'impasto ritorna leggermente indietro quando viene colpito delicatamente con il dito.
Preriscaldate il forno a 180 °C
Spennellate i pani con del latte a temperatura ambiente, quindi infornate e cuocete per 35-40 minuti, ruotando la teglia a metà cottura. Fate raffreddare i pani sulla teglia per 15 minuti, poi trasferiteli su una griglia.
Vediamo i piatti dedicati ai Santi della nostra penisola
Piemonte: Torta di San’Antonio di Jouvenceaux
Liguria: Torta di riso di San Michele
Lombardia: Rustin Negaà alla Milanese per Sant’Ambrogio
Trentino-Alto Adige: Pane dolce di San Vigilio
Veneto: La fritola de la festa degli oto
Emilia-Romagna: La Piadina della Madonna del Fuoco
Toscana. Torta di San Pietro (o torta dei due Santi o torta garfagnina)
Umbria: Pane di San Francesco d'Assisi, ricetta medievale
Marche: Polenta di Sant’Antonio
Lazio: Frittelle di cavolfiore per Sant’Antonio
Abruzzo: Taralli di San Rocco-ricetta abruzzese
Campania: Spaghetti alla Gennaro
Puglia: Melanzanata di Sant'Oronzo
Basilicata: Gallo ripieno al sugo di San Rocco ricetta venosina
Calabria: Abbaculu o pastorale di S. Biagio
Sicilia: Maccheroni "cu sutta e supra" per San Michele Arcangelo
Sardegna: Cocciula e Cozzas a sa schiscionera a San Saturnino
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Che meraviglia di pane, è sicuramente nelle mie corde, me lo segno!
RispondiEliminadeve essere buonissimo questo pane e chissà come profuma! un abbraccio
RispondiEliminaDelizioso questo pane, sicuramente i fichi lo rendono ancora più buono.
RispondiEliminama che pane interessante, una sola domanda ma i fichi sono secchi? Perchè mi piacerebbe provarlo, grazie 1000! un abbraccio!
RispondiEliminaGrazie Elena, per il pane ho utilizzato dei fichi disidratati sono secchi ma molto più morbidi ed è veramente buono anche dopo due giorni
EliminaCiao un abbraccio Manu
Che buono deve essere e questo è anche un bel periodo per provare la ricetta.
RispondiEliminaChi meglio di te poteva realizzare un pane così bello e buono da una lista di ingredienti. Bravissima come sempre
RispondiEliminaChe buono , Manu, davvero delizioso!
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