Ratafià di noccioli e corniole sotto grappa
I liquori in Trentino-Alto Adige sono spesso amari alle erbe, molto più ricca è la gamma delle grappe che possiamo assaporare in moltissime fragranze da quella ai mirtilli, mugo, ginepro ......
Oggi però, per il nuovo appuntamento con L'Italia nel Piatto, vorrei presentarvi un liquore un po' diverso preparato con le corniole, un frutto un po' selvatico quasi sconosciuto dal gusto molto particolare e dissetante e
già protagonista della confettura.
Questo liquore l'ho trovato in un libro "Il piccolo focolare" scritto ad inizio '900 dalla baronessa Turcati nella sua residenza a Sopramonte di Trento.
Un libro scritto per tutti, accompagnando ogni ricetta, o gruppi di ricette, da detti popolari e i liquori non potevano che essere introdotti così:
"Chi tardi fa i suoi lavori tardi raccoglie i suoi liquori"
Ratafià di corniole
da "Il piccolo focolare" di Giulia Lazzari TurcoVersate sui noccioli e sugli avanzi di polpa due litri di acquavite (o calcolate 1 litro ogni bicchiere di noccioli ben pestati)
Trasferite tutto in un barattolo e mettete al sole. Potete aggiungere anche 1-2 chiodi di garofano. Scuotete spesso il barattolo e dopo circa 6 settimane, filtrate bene.
CORNIOLE SOTTO GRAPPA
Nella ricetta volutamente non ci sono dosi perché si può preparare con qualsiasi quantità di frutta. Pulite e lavate le corniole e mettetele in vasi da chilo, lasciate libero 1-2 cm dal bordo del vaso. Aggiungete 4 cucchiai di zucchero, 1 o 2 in più se volete ottenere anche una grappa più sciropposa.
Aggiungete poi la grappa fino a coprire tutte le corniole, chiudete bene i vasi. Per i due-tre giorni seguenti scuotete ogni giorno i vasi per favorire lo scioglimento dello zucchero. Quando lo zucchero si è sciolto controllate che il livello di grappa continui a coprire le corniole eventualmente rabboccate. Trasferite i vasi in un luogo fresco e buio e lasciate a riposo per almeno un mese prima di gustare le corniole.
Valle d’Aosta: Crema al cioccolato e castagne con Genepy
Piemonte.
Liguria: Coniglio al Rossese
Lombardia: La rusumada, antica bevanda Milanese
Trentino-Alto Adige: Ratafià di noccioli e corniole sotto grappa
Veneto: Vov, Liquore all’uovo veneto
Friuli-Venezia Giulia: Stinco di maiale al Cabernet franc
Emilia-Romagna: Il Vov
Toscana: La vinata e il vino picciolo
Umbria: Pane al Sagrantino e cipolla rossa di Cannara
Marche: Torta al vino rosso e visciole
Lazio: Caffè corretto alla sambuca
Abruzzo: Tozzetti al vino con cioccolato e nocciole
Molise: Liquore milk
Campania: Liquore limoncello
Puglia: Liquore di melagrana
Basilicata: Gambrinus in versione lucana
Calabria: Liquore al bergamotto
Sicilia: Crema al Marsala
Sardegna: Liquore di alloro
E' possibile seguire L'Italia nel Piatto sulla pagina Facebook o sul profilo Instagram
Non ho mai provato il corniolo. Ho letto in rete che si possono realizzare tante ricette con questo frutto. Sarei proprio curiosa di assaggiare il liquore, ha un colore bellissimo.
RispondiEliminaMi piacerebbe proprio assaggiarlo, Manu, mi intrigano molto questi liquori!
RispondiEliminaInteressante articolo, grazie mille per aver condiviso con noi
RispondiEliminaHo sentito parlare di questi frutti ma non li ho mai provati! Questo liquore dev'essere buonissimo e che bel colore che ha! un abbraccio
RispondiEliminaPensa che non conosco le corniole, ma questo ratafìà mi ha intrigato un sacco ed hai aumentato la mia curiosità ...che voglia di assaggiarlo, mmmmm!
RispondiEliminasono in dubbio su quale assaggiare... facciamo entrambi e non ci pensiamo più! bellissime proposte! un abbraccio!
RispondiEliminaDevono essere buonissimi e che colore è stupendo!
RispondiEliminaBaci,
Mary
Le mie vacanze in trentino di quest'estate sono state all'insegna delle cantine e delle distillerie... ma queste meraviglie non le ho incontrate... Devo rimediare assolutamente! A presto LA
RispondiElimina