STRANGOLAPRETI ALLE ORTICHE
Le Erbe Spontanee e le Piante aromatiche sono le protagoniste del nuovo appuntamento "L'Italia nel Piatto"
Gli Strangolapreti sono un piatto tipico della nostra cucina. Un impasto semplice oggi preparati principalmente con spinati, pane vecchio, uova e serviti con burro e salvia.
Preparazione diffusa con varianti in molte regioni, ma sembra che di questa prelibatezza ne fossero ghiotti i Prelati del Concilio di Trento del 1545
Molte sono le teorie sull'origine del nome, una riguarda la golosità degli stessi. Secondo una leggenda del '700 un prete stava vagando per la campagna molto affamato quando lungo la via giunse ad una locanda. La padrona gli preparò un abbondante piatto di gnocchi alle erbe selvatiche, ma il prete continuava a chiederne ancora. Ad un certo punto stava quasi per strozzarsi, ma l'ostessa riuscì a fargli sputare il boccone con un pugno ben assestato, salvandogli la vita.
Ed è proprio a questa versione storica che mi sono ispirata
Sicuramente una delle erbe selvatiche più diffuse nelle nostre campagne è l'ortica e la primavera è la stagione ideale per raccoglierla.
Gli strangolapreti alle ortiche sono molto hanno un gusto molto più delicati, rispetto a quelli con gli spinaci questo avvalora la leggenda e la golosità dei prelati.
L'ortica contiene una quantità significante di minerali, come calcio, ferro e potassio. E' importante scottarle velocemente per non perdere tutti i valori nutrizionali
STRANGOLAPRETI ALLE ORTICHE
500 g di ortiche
3 pezzi di pane vecchio
latte
1 uovo
2 cucchiai farina bianca
sale e pepe
burro
salvia
grana grattugiato
Sbollentate le ortiche, poi passatele in acqua gelata e strizzatele, quindi tritatele fini o passatele con il passaverdura.
Nel frattempo bagnate con il latte bollente il pane raffermo tagliato a cubettini, poi strizzatelo e passatelo al passaverdure.
Unite le ortiche al pane, potete anche passarli assieme, poi aggiungete l'uovo e la farina bianca, mescolate accuratamente per amalgamare. Se l'impasto risulta troppo molle aggiungete un po' di pane grattugiato. Regolate con sale e pepe.
In una pentola portate ad ebollizione l'acqua. Salate.
Aggiungete l'impasto preparato, aiutandovi con due cucchiai avendo l'accortezza di bagnarlo per poter staccare più facilmente gli strangolapreti.
Quando gli strangolapreti salgono a galla scolateli e passateli per un minuto in una padella dove avrete fuso del burro con la salvia. Serviteli spolverati con del grana grattugiato.
Valle d’Aosta: Erbe e piante aromatiche e il Pancotto alla salvia
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Liguria: aggiadda (agliata)
Lombardia: Risotto alle ortiche e raspadura
Trentino-Alto Adige: Strangolapreti alle ortiche
Veneto: Pide turca con le rosole
Emilia-Romagna: Pasta fresca all’erba cipollina e limone
Toscana: Salsa verde
Marche: Gnocchi di erbe spontanee delle Marche
Umbria: Fojata - La torta salata umbra con erbe spontanee
Lazio: Linguine al pesto di mentuccia
Abruzzo: Pollo alla cacciatora con erbe aromatiche
Molise: Le cicerchie all’origano
Campania: La frittata di viticelle o vitaglie
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Basilicata: Focaccia dolce all’origano
Calabria: Cuzzupi cu l’ananzu, il prezioso anice nero della Sila
Sicilia: Finocchietto Selvatico al Sugo
Sardegna: Filetto di maiale su seada al pecorino con susine caramellate al mirto e miele di macchia mediterranea
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Cambiano i nomi di queste squisite pallotte per tutta l'Italia, ma le adoro comunque!
RispondiEliminaUn mone che mi ha tratto in inganno, immaginando un altro formato di pasta. Con sorpresa trovo invece questa tua versione che mi incuriosisce molto.
RispondiEliminaAnche io immaginavo un altro formato di pasta, letto il nome nel titolo del post. Ricetta che mi piace tantissimo, sia per la presenza delle ortiche sia per il recupero del pane raffermo in cucina.
RispondiEliminavoi avete gli strangolapreti, noi gli strozzapreti, il significato figurato è il medesimo, ma il formato di pasta è diverso... che bella la nostra Italia!
RispondiEliminaOttimi alle ortiche, grazie della ricetta!
RispondiEliminaUna proposta molto interessante, mi incuriosisce davvero!
RispondiEliminaBaci,
Mary
Da piccola sentivo dire sempre: se piace al prete allora è buono! Interessante l'origine e poi molto buona la ricetta! Un bel piatto, grazie per questa idea! un
RispondiEliminaMi attirano le ricette con le ottiche .forse perché so che sarà difficile replicare per della materia prima. Mi limito ad ammirare il tuo verissimo piatto.
RispondiEliminaBuoni buoni buoni!! Mi piacciono molto questi tipi di gnocchi!
RispondiEliminaE le ortiche pure!
Ciao
Elisa