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Rocciata di Assisi o Attorta per Aifb

Oggi è il 4 ottobre e si festeggia San Francesco patrono d'Italia.

Mi ricordo che in questa giornata, quando la scuola iniziava il 1 ottobre. era usanza fare un tema d'italiano sull'autunno o si analizzava il "Cantico delle creature"
Ogni anno come ragazzi si esordiva con un "...no anche quest'anno ..." si perché se cadeva di domenica il compito era affidato a casa, ma quello che come studente non apprezzavo adesso è un dolce e simpatico ricordo.

Nel calendario del cibo italiano di Aifb la giornata odierna è proprio dedicata a S.Francesco ed la GN della Rocciata di Assisi dolce tipico a cui si è pensato di dar voce di cui Cristina Simoncelli, che è l'ambasciatrice ci racconterà le origini

Curiosissima e spinta dai ricordi di gioventù mi sono chiesta subito che cosa fosse.
La Rocciata è un dolce di origini molto antiche che tradizionalmente si prepara ad Assisi, Foligno e zone limitrofe durante le festività invernali e sopratutto non può mancare per commemorare le feste dei Morti.
E' chiamata anche "attorta" nelle zone montane e a Spoleto
Sembra risalga ai primi insediamenti umbri, infatti nelle "tavole eugubine" si fa riferimento ad un alimento "il tensendo " simile alla rocciata e che veniva preparato nei riti sacri
Questo rotolo di pasta sottile farcita di noci e mele prende il nome dalla sua forma "arrociata"
Nella rocciata si può trovare una somiglianza nella preparazione con lo strudel, anche se si differenzia per l'uso del cacao e l'alchemes, per cui non si escludono i legami con i Longobardi che proprio qui avevano un loro stato nell'alto medioevo e forse avevano favorito l'integrazione fra le due ricette

Questo dolce mi ha catturato ed ho cercato di trovare la ricetta più originale possibile, non è stato facile perchè in internet esistono ricette diversissime fra loro, quella che vi propongo è quella che ho trovato sul sito della "sagra della rocciata"

Rocciata di Assisi
Dosi pasta
200 gr farina 00
50 gr zucchero
80 gr acqua tiepida
2 cucchiai olio oliva
un pizzico di sale

Dosi ripieno
300 gr mele a cubetti
60 gr noci tritate grosse
30 gr pinoli 
50 gr uva sultanina ammollata e tamponata 
30 gr zucchero
4 cucchiai cacao 
la scorza grattata di 1/2 limone
1 cucchiaino di cannella

alchermes e zucchero q.b. per decorare
un pizzico di sale

Preparate il ripieno che deve insaporirsi per almeno mezz'ora, unite pertanto le mele tagliate a cubetti, i pinoli, la buccia di 1/2 limone, la cannella, lo zucchero, un pizzico di sale, le noci tritate e l'uva sultanina.
Mescolate tutti gli ingredienti dell'impasto e tirate una sfoglia rettangolare molto sottile; posizionatele su un canovaccio o carta oleata, distribuitevi il ripieno e spolverizzatelo di cioccolato in polvere, poi avvolgetelo formando un rotolo, e conseguentemente formate una chiocciola.
Disponete la chiocciola in una teglia con carta da forno e spennellate con poco olio d'oliva e spolverizzate con poco zucchero semolato 
Infornate a 180° e cuocete per 30-35 minuti circa.
Fate raffreddare la rocciata, quindi irroratela con un po' di alchermes e servite
Conservate a temperatura ambiente, può durare 4-5 giorni se non si finisce prima.
La rocciata un dolce che non conoscevo e che mi ha conquistato per la sua bontà, con lo strudel ha in comune solo la forma ma gli aromi ed i gusti sono veramente diversi e caratteristici

Felicissima di aver scoperto e contribuito con questo dolce 
grazie al calendario del cibo italiano

http://www.taccuinistorici.it/ita/news/medioevale/pani---dolci/Rocciata.html

http://www.sagradellarocciata.com/

Commenti

  1. Grazie per il tuo bellissimo contributo, ricco e interessantissimo! Cristina

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