Schlutzkrapfen - Mezzelune tirolesi
Il nuovo appuntamento de L'Italia nel piatto ci porta a scoprire i cereali locali, fonte della ricchezza di ogni territorio. Un cereale adatto ai climi di montagna e di cui è ricca la nostra cucina è sicuramente la segale.
La segale è un cereale antico di montagna molto ricco di proprietà nutritive. A differenza dei grani di frumento, quelli di segale sono più lunghi e sottili, quasi cilindrici e con l'estremità inferiore appuntita. Il loro colore può variare dal verde-grigio al marrone scuro.
La segale l'abbiamo già vista protagonista dello Schüttelbrot il tipico pane di segale croccante e degli Schnalser-nudeln la caratteristica pasta della Val Senales, oggi invece impreziosisce i gustosi Schlutzkrapfen o mezzelune tirolesi
Schlutzkrapfen - Mezzelune tirolesi
ricetta tratta da "Cucinare nelle Dolomiti"
pasta
150 g di farina di segale
100 g di farina di frumento
1 uovo
50-60 ml di acqua tiepida
1 cucchiaio d'olio
sale
ripieno
100 g di spinaci lessati
50 g di cavolo nero lessato
50 g di cipolla rossa tritata
1/2 spicchio d'aglio tritato
15 g di burro
100 g di ricotta nostrana
1 cucchiaio di Trentingrana grattugiato
foglie di menta
1 pizzico di noce moscata
pepe e sale
30 g di burro
20 g di Trentingrana
foglie di menta fresche
Setacciate le farine aggiungendo un filo di sale.
Mescolate l'uovo con l'acqua tiepida e l'olio poi aggiungete i liquidi alla farine e amalgamate fino a formare un impasto omogeneo. Copritelo e fatelo riposare per almeno 30 minuti.
Nel frattempo preparate il ripieno, in una padella rosolate la cipolla con l'aglio poi unite abbassando la fiamma gli spinaci e il cavolo nero tritati. Fateli asciugare un po' poi aggiungete la ricotta, qualche fogliolina di menta tritata, la noce moscata, sale e pepe mescolando bene. Fate raffreddate
Stendete la pasta in una sfoglia sottile. La pasta tende a seccarsi quindi lavoratela velocemente e coprendola se si lascia in attesa.
Ritagliate dei dischi con un coppa pasta liscio da 7 cm. Mettete al centro di ogni disco un po' di ripieno, poi bagnando il bordo con un po' d'acqua piegate la pasta dando la forma di una mezzaluna e premete i bordi per sigillare.
Cuocete gli schlutzkrapfen per 3-4 minuti in acqua bollente salata poi conditeli con burro rosolato nocciola. Serviteli nel piatto con una spolverata di grana grattugiato e qualche fogliolina di menta.
Piemonte: Polenta di furmentìn con salsa ai porri
Liguria: Bernardo di Ventimiglia
Lombardia: Il riso in cagnone
Trentino-Alto Adige: Schlutzkrapfen - Mezzelune tirolesi
Veneto: Torta di riso ai profumi mediorientali (con riso del delta del Po)
Friuli-Venezia Giulia: Paparot - Minestra di polenta e spinaci friulana
Emilia-Romagna: Risotto alla modenese
Toscana: Torta di farro della Garfagnana
Umbria: Zuppa di farro e patate
Marche: Zuppa di zucca e farro
Lazio: Supplì di farro
Abruzzo: Crostata di Solina di composta di mele cotogne
Molise: Pannocchio, panettoncino al mais di Campobasso
Campania: Pane con farina tipo 1 da grano tenero "Autonomia" del beneventano.
Puglia: Grano all’arrabbiata con funghi cardoncelli
Basilicata: I cereali nella cucina lucana
Calabria: Riso di Sibari ai sapori di Calabria
Sicilia: Spaghetti di Tumminia con Cavolfiore e Olive Nere
Sardegna: Risotto ai funghi porcini, salsiccia secca sarda e Casizolu su Pistoccu di Montresta
Davvero stuzzicante questa pasta, grazie per la ricetta!
RispondiEliminaChe meraviglia questa pasta fatta a mano.
RispondiEliminaMi hai fatto venire un'acquolina!
RispondiEliminadopo una giornata sugli sci, questa è il piatto che vorrei scofanarmi ogni volta...sono buonissimi! Ti sono venuti molto bene, bravissima come sempre!
RispondiEliminaSe volevi fare breccia nel mio cuore ci sei riuscita... Mi sono innamorata delle Dolomiti e della sua cucina... e questo è uno dei miei piatti speciali! Grazie a presto LA
RispondiEliminaStupende queste mezze lune!
RispondiEliminaBaci,
Mary
ricco e gustoso questo piatto! mi piace tanto, un abbraccio
RispondiEliminaChe dire di queste mezzelune se non che è davvero un peccato non averne un piatto qui da poterle gustare!
RispondiEliminaChe bontà!
RispondiEliminaSecondo me la cucina di montagna è un pozzo senza fine di profumo e sapori!!
Ciao,
Elisa