Pizza al piatto doppia cottura per mtc58
Questo è un post un po' particolare e a tratti un po' piccante, non perché ci sia del peperoncino anzi il gusto è molto delicato e soft ma è un post che parla d'amore, amore per un piatto che rispecchia il nostro essere italiani perché non importa dove siamo se c'è lei ci sentiamo a casa, basta solo nominarla e l'acquolina sale.
A casa non è facile farla però se ad insegnarci c'è Antonietta, che ha deciso che per MTC58 era giunta l'ora della pizza regalandoci un post magistrale dove nemmeno un grammo di farina è stato lasciato al caso. Una ricetta e un procedimento talmente dettagliato che anche noi, coi nostri semplici forni casalinghi sapremo replicare una pizza che ci saprà far sognare.
La pizza non è un piatto, è un procedimento, è poesia, è amore dove niente è lasciato al caso perché ogni passaggio ha il suo perché, se sete curiosi leggete il post di Antonietta, del blog La Trappola Golosa che vi insegna a fare un'ottima pizza casalinga seguendo il disciplinare della pizza napoletana.
Prima del post, non correte in fondo non ci sono farciture strane che nascondono la qualità della pasta è una semplice pizza margherita perché se la pasta è buona anche una pizza semplice sarà ottima.
Pizza napoletana al piatto
Riporto la ricetta e procedimento di Antonietta
Dosi per tre pizze da 250gr
Idratazione 55%
250 ml acqua
12 gr sale
1 gr lievito di birra
mozzarella
pelati
origano o basilico di montagna
Misurare l’acqua, versarla in una ciotola, prelevarne una piccola quantità in due tazzine differenti: in una sciogliere il sale, nell'altra il lievito di birra.
Versare il contenuto con il lievito di birra nella ciotola con l’acqua e iniziare ad aggiungere gradualmente e lentamente la farina setacciata a parte, incorporandola man mano all'acqua, poi finita la farina aggiungere il sale sciolto in acqua, continuare ad amalgamare fino a raggiungere il “punto di pasta”, serviranno 5-6 minuti,
Ribaltare sul piano da lavoro e lavorare 20 minuti. Non sottovalutare questo tempo: è estremamente necessario per ottenere un impasto non appiccicoso, morbido ed elastico e una pizza soffice e asciutta.
Piegare e schiacciare ripetutamente, poi all'avvicinarsi dei 20 minuti l’impasto diventerà morbido e sempre più cedevole e infine avrà un aspetto setoso.
Nota: non mi è mai capitato di mettere l'orologio quando impasto perché guardandolo capisco quando è pronto ma questa volta mi sono ritrovata a mettere il cronometro per rispettare i tempi d'impasto, mi sono solo lavata le mani un paio di volte per non riscaldare troppo l'impasto.
A questo punto riporlo in una ciotola, coprire con pellicola e lasciar lievitare per 2 ore. Mettetelo in una ciotola, coprire con pellicola e lasciate lievitare per 2 ore.
Panetto dopo la prima lievitazione
Trascorso il tempo prendere il panetto e dividerlo in tre pezzi.
Panetto al taglio
Chiuderli bene a palla e riporli a lievitare coperti e lasciare lievitare per 4 ore.
Stendere l'impasto con le mani
Una buona pizza si capisce anche da una semplice farcitura.
Io ho scelto di fare una semplice Margherita e una Margherita con doppia mozzarella o pioggia in tema con la giornata.
Come accennato all'inizio nel preparare la pizza c'è l'amore per la cucina e così per la farcitura, sempre secondo il disciplinare, non si usa il passato di pomodoro, ma si prendono i pelati e si schiacciano omogeneizzandoli con le mani, un gesto che se provate a farlo capirete tutta la passionalità per la pizza.
Pelati pastorizzati a mano
Se il pelato l'ho schiacciato con le mani non potevo assolutamente mettere la mozzarella a cubetti e così lo tutta sfilata a mano in piccoli filamenti che permettono alla mozzarella di essere più gustosa.
Mozzarella sfilata
Per cuocerla ho scelto il metodo della doppia cottura proposta da Antonietta, un metodo che produce immediatamente il tipico cornicione della pizza
Impasto pronto per essere cotto sulla piastra
Scaldare il forno e scaldare contemporaneamente una padella di ghisa sul fornello della cucina, fino a vederla “fumare”.
Trasferirci il disco di pizza senza condire e lasciar cuocere per 2 minuti.
Prima cottura della pizza sulla ghisa
Nel frattempo estrarre lo stampo dal forno, trasferirci la pizza, condirla velocemente e lasciar cuocere in forno, nella parte più alta per 4/5 minuti e comunque finché non risulti bella dorata.
Margherita cotta su piastra e poi in forno su piatto in ceramica da fuoco
Pizza semplice nella farcitura, ma veramente spettacolare nel gusto e le foto parlano da sole
Particolare pizza Margherita con basilico
Con questa pizza al piatto partecipo ad MTC58
e ringrazio Antonietta per la sua splendida proposta
Le foto appartengono alle tre pizze fatte con lo stesso impasto ma con cotture diverse:
- una è stata cotta direttamente sulla leccarda del forno (manca foto, divorata in un batter d'occhio)
- una è stata cotta sul fornello sulla piastra di ghisa e poi passata in forno sul piatto in ceramica da fuoco è la pizza Margherita che in foto ha il basilico di montagna (a foglioline piccolissime)
- una è stata cotta sul fornello sulla piastra di ghisa e poi passata in forno sulla leccarda del forno è la pizza Margherita con abbondante mozzarella con origano sono la foto iniziale e le ultime due. Le pizze con la doppia cottura sono sicuramente migliori e l'ultima è semplicemente spettacolare, è questa quella che per me partecipa ad Mtc58
Grazie soprattutto delle foto perché mi aiutano a capire i miei errori. E poi che figata usi la tajine per la lievitazione! Viene bene? Quante cose si imparano qui! Complimenti!
RispondiEliminaGrazie Elisa,
Eliminaper me le foto nelle ricette sono importanti come gli ingredienti sanno spiegare molto più di tante parole
Quella che vedi non è una tajine è una risottiera, ma il concetto non cambia è perfetta per le lievitazioni perchè ripara dall'aria, ma mantiene all'interno l'umidità giusta e in inverno puoi prima riscaldarla leggermente con un po' d'acqua tiepida diventerà una meravigliosa camera di lievitazione
Ciao Manu
Grazie oggi ho riprovato subito! Con la tajine.
EliminaGrazie oggi ho riprovato subito! Con la tajine.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaWoooooowwww!!! Non vedo l'ora di provare anche io, vivrei di pizza al piatto e a casa non l'ho mai fatta!!
RispondiEliminaGrazie Dani,
Eliminaio non ho resistito dovevo provarla subito infatti l'ho già fatta due volte ed è spettacolare
Ciao Manu
Fantastica! Procedimento perfetto e pizza con un cornicione che fa gola!veramente brava!
RispondiEliminaGrazie Aurelia,
Eliminaguarda con la pizza in casa me la cavavo discretamente, ma questa è di un'altro pianeta veramente fantastica
Ciao Manu
Bravissima! Anche io penso che se l'impasto della pizza è perfetto, il condimento sia meglio semplice! Bellissima esecuzione!
RispondiEliminaGrazie, si molte volte pizze troppo ricche nascondono una pasta non perfetta
EliminaCiao Manu
la mangereri anche a colazione ...
RispondiEliminagrazie ciao Manu
EliminaBella!!! Ti è venuta molto bene! La pizza sembra facile facile ma nasconde mille insidie!
RispondiEliminaGrazie, anch'io penso che la pizza non sia facile non è un pezzo di pasta buttata li con un po' di ripieno, come molti pensano
EliminaCiao Manu
Fameeeeeeeeeeeeeeeee ! Mi mangerei le tue foto.
RispondiEliminaPunto.
Katia
Grazie Katia, ciao Manu
EliminaDirei che ti è venuta decisamente bene e l'idea della lievitazione in risottiera...GENIALE!!!
RispondiEliminaBaci
Anna Luisa
Grazie Anna Luisa, detto da te che ne mangi di meravigliose mi fa molto piacere, la risottiera è la mia camera di lievitazione preferita, in inverno poi è eccezionale
EliminaCiao Manu
Devo dire che la tua pizza ha avuto una bella lievitaIone la doppia cottura è l ideale per una pizza fatta in casa perfetta! Complimenti
RispondiEliminaGrazie detto da te non può che lusingarmi, la doppia cottura mi ha piacevolmente sorpreso e conquistato
EliminaCiao Manu
Devo dire che la tua pizza ha avuto una bella lievitaIone la doppia cottura è l ideale per una pizza fatta in casa perfetta! Complimenti
RispondiEliminami sono letteralmente divorata questo post, che potrebbe fare da pendant a quello di Antonietta, da tanto ne sviluppa gli insegnamenti e i consigli. Ti confermi la nostra maga dei lievitati/e lasciami dire che per ottenere questi risultati bisogna essere veramente bravi. Oltre che amare profondamente quello che si fa, nel modo in cui lo ami tu, investendo tutto cio' che fai di rispetto e di impegno. E' un onore averti all'MTC/ sempre: ma oggi ancora di piu'. Grazie davvero.
RispondiEliminaCara Ale, mi lasci senza parole il tuo apprezzamento non può che lusingarmi ed essere da sprone per migliorarmi, non sono così brava ho molto da imparare ma adoro mettere le mani in pasta e penso che questo sia positivo per mettersi sempre alla prova
Eliminagrazie di cuore
un abbraccio Manu
Manu tu hai centrato perfettamente quello che per me è la cucina e i lievitati in particolare, quando dici:"La pizza non è un piatto, è un procedimento, è poesia, è amore"
RispondiEliminaE' questo è testimoniato da ogni parola del tuo post, dove nulla hai lasciato al caso.
E parlano i risultati, davvero eccellenti
Grazie del tuo prezioso contributo
Grazie Antonietta, chi ama i lievitati non può che approcciarsi con delicatezza ed attenzione per quell'impasto che lievita per me pura magia
Eliminala tua ricetta è meravigliosa grazie
Ciao Manu
Direi che é una meraviglia!! Hai proprio ragione...le foto parlano da sole!! Complimenti
RispondiEliminaGrazie mille Antonella
Eliminaciao Manu
Direi che é una meraviglia!! Hai proprio ragione...le foto parlano da sole!! Complimenti
RispondiEliminaLa tua pizza e' meravigliosa, una delle migliori che abbia visto! Grazie anche per la dritta sulla sfilacciatura della mozzarella, io da cialtrona qual sono l'ho sempre affettata. Un abbraccio, a presto!
RispondiEliminaGrazie Roberta, sei molto gentile.
EliminaAnch'io la mozzarella l'affettavo sempre fino quando non avevo sentito che sarebbe stato meglio sfilettarla ed in effetti si distribuisce meglio sulla pizza e mi sembra rimanga più asciutta
Un abbraccio Manu