Coda alla vaccinara

Oggi nel calendario del cibo italiano è la GN della Coda alla Vaccinara, un piatto meraviglio di cui è ambasciatrice Greta De Meo

Coda alla vaccinara con polenta
La coda è un taglio del quinto quarto, di cui in aifb ci ha spiegato molto bene Cristiana, deve cuocere a lungo ma saprà regalare emozioni all'assaggio. 

E' un taglio che amo particolarmente e la coda alla vaccinara è una ricetta popolare romana, un umido inconfondibile per la consistenza della carne e per gli aromi che sprigiona.

1,2 kg coda di manzo 
2 cipolle
1 carota
1 gambo di sedano
1 spicchio d'aglio
1 bicchiere vino 
pomodori pelati
olio d'oliva
un po' uvetta passa
pepe e spezie (salvia, noce moscata, cannella)

Si prende la coda e si taglia a rocchi (pezzi) 
e si fa rosolare bene in un fondo d'olio, poi aggiungere la cipolla tritata, l'aglio e le spezie, si sfuma con il vino rosso (bianco nella tradizione) e si lascia cuocere per circa un quarto d'ora, poi si aggiungono i pelati e si prosegue la cottura a fuoco basso per un paio d'ore.
Se serve a metà cottura aggiungere del brodo e lasciare cuocere fino a quando la carne si stacca dall'osso. Quando la coda è quasi cotta aggiungere un po' d'uvetta che abbiamo precedentemente fatto rinvenire in un po' d'acqua tiepida.
Servire calda con una bella polenta fumante.
Gustarla fino all'osso, senza aver timore prendere quelle ossa con le mani per gustarli meglio, vedere le ossa belle spolpate nel piatto non ha prezzo.

Questo il mio contributo per la GN Della Coda alla Vaccinara per il Calendario del cibo italiano


Commenti

  1. adoro la coda...la trovo una carne favolosa.

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  2. La coda è un taglio favoloso che purtroppo oggi non tutti sanno apprezzare e trovo che sia un peccato. Tu aggiungi profumi che io non ho mai usato, ma appena la rifaccio ti taggo a bestia :D

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