Bigoi o spaghetti con le sarde per l'Italia nel piatto
Oggi ho l'onore di presentarvi un nuovo progetto, no questo è impreciso è un progetto che è iniziato da qualche anno e che seguo, ma solo da oggi ne faccio parte.
Con gioia vi posso dire che io e il mio piccolo blog, da oggi, saremo le rappresentanti della mia splendida regione Trentino-Alto Adige per l'Italia nel piatto, raccogliendo il testimone da Alessandra che ha sempre ben rappresentato la sua regione adottiva e un grazie ad Elena che mi ha invitato in questa nuova avventura.
Chi mi conosce sa che amo il mio territorio e i suoi prodotti espressione di una parte della grandezza della grandezza della tradizionale cucina italiana di cui dobbiamo sempre essere orgogliosi.
Spero quindi di poter arricchire questa appuntamento fisso dell'Italia nel piatto, che permette una volta al mese di conoscere come un tema comune viene interpretato in tutte le regioni.
A luglio il tema non poteva che essere "Lo Spaghetto nel piatto .... a mezzanotte" gli spaghetti, emblema della cucina italiana, con
condimenti e sughi regionali veloci o con prodotti tipici
Per il Trentino-Alto Adige e per questo mio primo appuntamento vorrei parlarvi di un piatto storico che risale al 1874 e che oggi si prepara tutto l'anno perchè ad un piatto delizioso non si rinuncia e a mezzanotte con gli amici cosa chiedere di più se non
I bigoli con le sarde un tempo si preparavano soprattutto per la Vigilia di Natale o il Venerdì Santo, giorni in cui era di rigore il piatto di magro.
Durante una ricerca effettuata presso l'archivio storico di Innsbruck, è stato reperito un giornale del 1874, dove si può leggere un'interessante notizia riguardante il paese di Torbole che, in quel tempo faceva parte dell'Impero Austroungarico; vi si dice che, proprio a Torbole, nella piazza principale, a Carnevale, venivano cotti e offerti al pubblico gli spaghetti conditi con pesce di lago.
Questa è la più antica notizia certa di una tradizione che si tramanda dalla notte dei tempi: la famosa SBIGOLADA TORBOLANA.
Da allora ogni anno l'ultima domenica di Carnevale, si preparano gli spaghetti cotti e poi conditi con salsa di sarde ed olio extravergine d'oliva, che vengono distribuiti in abbondanti porzioni ai Torbolani ed a tutti gli ospiti presenti. Fino a 10 anni fa, per fare la salsa di pesce, si usavano le "aole", pesciolini saporitissimi, che ora, però, si sono pressochè estinte in tutto il lago.
L’àola, l’alborella, è un piccolo pesce del Garda adatto alla frittura, ma ancor più buono se preparato in salamoia, come sugo degli spaghetti al torchio: i bìgoi co le àole.
Le aole salate vengono preparate seguendo un’antica ricetta gardesana, ancora oggi nei paesi qualche pescatore in estate prepara qualche vasetto di questa tradizionale e semplice preparazione, se avete occasione di conoscere qualcuno chiedete come le prepara sarà orgoglioso di parlarvene. Le àole appena pescate si distendono su arele-graticci al sole, per 3-4 ore finché sono “appassite”. Poi si mettono in barili e si pigiano alternate a strati di sale da cucina( 1 k ogni 4 k di aole fresche). Dopo un mese circa si possono consumare.
Questo
pesce è stata una delle principali fonte di reddito e alimento per i
pescatori del Garda prima dell'immissione del lavarello alla fine della
prima guerra mondiale. Le sue carni sono molto saporite e un po’ grasse,
ottime soprattutto nei mesi autunnali ed invernali
La pesca di aole e sardene da novembre ad aprile erano minime, quindi
era necessario conservare il pesce per averlo a disposizione nei mesi
invernali. Il metodo più diffuso era la salagione. All'inizio del secolo
scorso se ne salavano ogni anno quasi 1000 quintali.
Le aole salate vengono preparate seguendo un’antica ricetta gardesana, ancora oggi nei paesi qualche pescatore in estate prepara qualche vasetto di questa tradizionale e semplice preparazione, se avete occasione di conoscere qualcuno chiedete come le prepara sarà orgoglioso di parlarvene. Le àole appena pescate si distendono su arele-graticci al sole, per 3-4 ore finché sono “appassite”. Poi si mettono in barili e si pigiano alternate a strati di sale da cucina( 1 k ogni 4 k di aole fresche). Dopo un mese circa si possono consumare.
Oggi purtroppo le aole vengono sostituite dalle sarde di lago, ma questo non ne compromette l'altrettanta bontà. Un piatto sempre apprezzato anche per una spaghettata di mezzanotte che oggi L'italia nel piatto vuole festeggiare
BIGOI CON LE SARDE
400 g di spaghetti grossi (o i classici bigoli)
10-15 filetti di aole salate o sarde
olio extravergine di oliva del Garda
1 bel ciuffo di prezzemolo
1 bel ciuffo di prezzemolo
1 spicchio d’aglio
Prendete dei filetti di sarde (o aole), puliteli dalla salamoia (sarebbe meglio non lavarle), poi mettete i filetti in una padella con dell'olio, uno spicchio d'aglio e un bel po' di prezzemolo tritato e riscaldateli senza farli friggere, fino a quando si sciolgono creando una specie di sughetto.
A cottura quasi ultimata togliete l'aglio ed aggiungete un filo d'olio crudo
Il numero dei filetti dipende moltissimo da quanto vi piace intenso il profumo, io ne uso normalmente una decina
A parte cuocete gli spaghettoni (o bigoi) in acqua bollente solo leggermente salata e poi quando sono al dente trasferiteli non troppo asciutti nella padella e fate mantecare con il sugo preparato, se servisse aggiungete 1 cucchiaio di acqua di cottura.
Servite in tavola appena preparati accompagnati con un po' di prezzemolo tritato fresco.
Ecco le ricette "Lo spaghetto nel piatto ..... a mezzanotte" delle altre regioni d'Italia
Ecco le ricette "Lo spaghetto nel piatto ..... a mezzanotte" delle altre regioni d'Italia
- Valle d’Aosta - Spaghetti con pesto di cavolo rosso e noci
- Piemonte - Spaghetti al pesto di peperoni e robiola fresca di Roccaverano
- Liguria - Spaghetti integrali alle acciughe
- Lombardia - Spaghetti gialli alla milanese
- Trentino - Alto Adige - Bigoi o spaghetti con le sarde
- Veneto - Spaghetti al nero di seppia
- Friuli Venezia Giulia - Spaghetti di zucchine con trota salmonata di Sutrio
- Emilia Romagna - Spaghetti al prosciutto crudo in bianco
- Toscana - Spaghetti alla crudaiola “a modo nostro”, con pomodoro pisanello
- Marche - Spaghetti con i moscioli di Portonovo
- Umbria - Spaghetti alla norcina
- Lazio - Spaghetti con la ricotta
- Abruzzo - Spaghetti con crema di talli d’aglio rosso di Sulmona
- Molise - Spaghetti con la mollica (ricetta molisana)
- Campania - Spaghetti aglio, olio e peperoncino
- Puglia - Spaghetti alla Sangiuannidde
- Basilicata - Spaghetti alici e noci
- Calabria - Scilatelle con nduja e cipolle di Tropea
- Sicilia - Spaghetti alla Carrettiera
- Sardegna - Spaghetti alla Bottarga
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Italia nel piatto blog
Complimenti Manu,un post molto interessante e una ricetta deliziosa dalle antuchi origini, cosa volere di più... grazie di aver accettato il nostro invito, è sempre un piacere lavorare con te!
RispondiEliminadirei che questa tua collaborazione con l'Italia nel piatto è iniziata proprio bene!!! Una storia molto interessante ed un piatto di spaghetti decisamente invitante! omplimenti!!!
RispondiEliminaCiao Manu ancora benevenuta e complimenti per questo gustosissimo piatto! Un abbraccio e buone vacanze :)
RispondiEliminaMolto interessante il tuo post e deliziosa la tua ricetta!
RispondiEliminaUn caro saluto,
Mary