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Tapas navigando col vento della vita per MTC60

Questo mese per Mtc60 la bravissima Mai del blog "Il colore della Curcuma" ci ha fatto fare un viaggio in Spagna a conoscere le tapas.
Io non sono mai stata in Spagna e di conseguenza le tapas sono quasi sconosciute, ma come mi innamorai immediatamente della sua fideua sono sicura che anche le tapas mi conquisteranno.

Le tapas come ci spiega Mai, nel suo meraviglioso post che vi consiglio di leggere, si dividono in tapas, montadito e pincho. 

Tapa: piccola porzione di diverse pietanze, vengono servite in piattini o ciotola, sono condite o con sughi e si mangiano con la forchetta.
Montaditos: fettine di pane condite con molti sapori che sanno stupire dal primo morso (massimo tre morsi ogni montaditos)
Pinchos: assaggio di bocconcini speziati serviti sempre con degli stecchini

Fin qui tutto facile, capito tutto si tratta di fare tre stuzzichini ...... troppo bello per essere vero e infatti non è così
Le tapas dovranno avere un filo conduttore e dovranno saperlo interpretare con fantasia su specifica richiesta di Mai.

Ecco questo è proprio un bel problema perché in quanto a fantasia posso nascondermi, l'unica cosa che mi è venuta in mente, pensando alla Spagna e all'unica volta che mi sono avvicinata quando con i ragazzi sono andata in vacanza a Maiorca, sono state le olive che iniziai ad apprezzarle veramente.
Ritornando a quella vacanza ed ad altre quando i ragazzi erano piccoli mi rendo conto come cambia la nostra vita quando ci sono figli o nipoti a cui siamo particolarmente legati, ci sentiamo molto più responsabili, siamo pieni di idee progetti e anche ambizioni per loro, li ascoltiamo, li sproniamo e li consoliamo sempre fiduciosi che per loro ci sia solo il meglio.
Assieme a loro e con loro inizi un viaggio meraviglioso, ma non hai la certezza dove ti porterà, perché il vento delle vita ha degli imprevisti che ti fanno cambiare rotta e ti impongono di fermarti. Ci sono dei momenti in cui tutte le tue certezze sembrano dissolversi come avvolte nella nebbia perché non ti è permesso di osare troppo, perché ci sono cose che non dipendono da te, le subisci devi solo cercare di non farti sopraffare e continuare a sperare che il tuo viaggio possa riprendere, anzi no stai ancora viaggiando ma molto lentamente l’importante è non fermarsi e non importa se devi navigare a vista gli ostacoli sono fatti per essere superati assieme

A questo pensiero, al vento della vita, al nostro viaggio dedico le mie tapas perchè anche nei momenti difficili dobbiamo ricordarci che dopo la pioggia c'è sempre il sole e che non siamo soli.

Navigando sul Lago di Garda col vento della vita
Tapas della partenza da Torbole
sarà rappresentata da un guscio di grana che racchiude dei bigoi con le sardele tipici di molte sagre carnevalesche, il nostro passato e lo stupore di bambino che non deve abbandonarci mai.

Pinchos del viaggio
dalle fresche acque del Sarca che si immette nel Garda nasce un prodotto d'eccellenza come la trota salmonata affumicata che darà un gusto speciale al pichos racchiudendo dei gusti differenti a sorpresa come gli intoppi della vita

Montaditos dell'arrivo a Riva del Garda
una base di pane alle molche saprà armonizzarsi con la carne salada per regalare una sinfonia di sapori a chi con fiducia, nonostante gli intoppi ha continuato il viaggio

Tapas della partenza
bigoi con le sardele in guscio di grana
80 gr bigoi (spaghetti non troppo sottili) 
7- 8 filetti di sarde 
2 -3 filetti sarde sott’olio 
prezzemolo tritato 
sale e pepe 
olio d’oliva 
alcuni capperi 

grana trentino grattugiato 

Per preparare le cialde di grana trentino prendere un padella antiaderente e riscaldarla. Sulla pentola calda distribuire del grana grattugiato in dischi da circa 6.7 e far cuocere fino a quando il grana sarà sciolto e i bordi iniziano a dorarsi, prendere la sfoglia di grano con una spatola e metterla a raffreddare sul dorso di un mattarello o di un mestolo. 

Prendere alcuni filetti di sarde e metterle in una padella con un filo d’olio e far cuocere lentamente. Quando saranno quasi cotte aggiungere due filetti di sarde sottolio, una bella manciata di prezzemolo, qualche cappero e continuare la cottura fino a quanto tutti gli aromi saranno completamente amalgamati, regolare se serve con pepe macinato al momento. 
Cuocere i bigoi mentre prepariamo il condimento di sarde e quando saranno quasi cotti, scolarli e metterli nella padella con le sarde e mantecare per un minuto poi aggiungere un filo d’olio d’oliva a crudo. 
Servirli in piccole porzioni appoggiandoli sulle cialde di grana.

Pinchos del viaggio
di trota affumicata 
Dosi per 4-5 pinchos da 3 sferette
100 gr trota salmonata affumicata
150 gr ricotta fresca
50 gr grana grattugiato
50 gr formaggio malga latteria grattugiato 
paprika dolce 
origano 
erba cipollina
pepe misto 
rametti sottili di rosmarino

Prendere la ricotta metterla per mezz'ora in un colino per eliminare l'umidità in eccesso, poi mescolarla con gli altri formaggi grattugiati ed aggiungere una bella manciata di pepe misto. 
Mettere la paprika dolce, l'origano e l'erba cipollina in tre ciottoline diverse dove dopo passeremo le sferette di ricotta. 
Con l'impasto di ricotta e formaggi creare tante piccole sferette, come una nocciola, che poi passeremo nelle spezie preparate stando attenti ad ottenere lo stesso numero di sfere per ogni gusto. Trasferire le sfere aromatizzate in frigorifero per un paio d'ore o per mezz'ora in freezer.
Prendere i filetti di trota salmonata affumicata e con un mattarello senza rovinarli assottigliarli un po' e poi tagliarli in pezzi regolari abbastanza grandi per poterci avvolgere la sferetta di ricotta.
Togliere le sferette dal frigo ed avvolgere ognuna in un pezzo di filetto di trota affumicato, tenere i gusti separati perché una volta avvolte saranno tutte uguali.
Terminate le sferette non resta che formare i pinchos
Come stecchini ho usato dei rametti sottili di rosmarino che ho pulito da aghi, lasciando solo il ciuffetto, iniziare ad infilzare le sferette alternando i gusti. Per non rovinare le sferette fare il foro d'entrata del rametto con uno stecchino, che riesce a bucare senza rovinare il guscio di trota affumicata. La prima sferetta vicino al ciuffo sarà quella all'origano, centrale quella alla paprica e per ultima all'erba cipollina.
Servire infilzati in una base di pane alle molche coperta con un pezzo di pelle di trota seccata in forno

Montaditos dell'arrivo
di pan di molche e carne salada
Panini alla molche
da preparare la sera precedente
Le molche sono un residuo solido della lavorazione dell’olio di oliva che sono ancora ricche di sostanze perchè composto dalle bucce e dalla polpa delle olive, privato dei noccioli.
Dosi per un pane alle molche di cui noi useremo solo dei piccoli panini (quelli centrali del pane della foto)

Pre-impasto 
7 gr lievito di birra fresco 
120 gr acqua 
115 gr farina 0 (proteine 13,5) 

In una ciotola amalgamare tutti gli ingredienti formando una pastella densa coprire con pellicola e far lievitare per 4-5 ore è pronto quando l’impasto è ben lievitato e inizia a cedere 

Impasto 
Pre-impasto
7gr lievito 
250 gr acqua tiepida 
460 gr farina 0 (proteine 13,5) 
80 gr semola
175 gr molche 
1 cucchiaio d'olio d'oliva
10gr sale 

Aggiungere al pre-impasto l’acqua e il lievito e mescolare bene, poi aggiungere gradatamente le farine, le molche ben strizzate, il sale e l’olio e lavorare fino ad avere un bell'impasto lavorato. 
L’impasto sarà un po’ morbido, ma lavorabile aggiungere un cucchiaio di farina se sembra troppo morbido, dipende molto dall'umidità delle molche. 
Coprire e mettere a lievitare fino al raddoppio per circa 1 ora 
Una volta lievitato rovesciarlo su un piano infarinato con della semola, fare delle piccole porzioni d'impasto io ne ho fatte 8 da 125 gr circa e 5 da 60 gr creare delle belle sfere e metterle nella teglia un po' distanziate fra loro. 
Far lievitare bene, gli spazi fra i panini si chiuderanno quasi completamente 
Preriscaldare il forno a 230°, infornare per circa 30 minuti, abbassando il forno a 200° dopo circa 10 minuti

Montaditos
Dosi per 5-6 montaditos
5-6 panini di pane alle molche
150 gr carne salada
5-6 fette latteria semistagionata
olio d'oliva
1 spicchio d'aglio
scaglie grana trentino

Per preparare i montaditos, prendere i panini alle moche tagliarli a metà e prendere la calotta superiore a cui taglieremo appena la sommità quel tanto che basta per dargli stabilità nell'appoggio. 
Riscaldare una piastra e appoggiarci il panino alle molche (dal lato dove va la farcitura) che avremmo passato con lo spicchio d'aglio per un minuto scarso. 
Togliere il panino dalla piastra, appoggiare sulla superficie una fettina sottile di latteria passata riscaldata per un secondo sulla piastra, quindi aggiungere una fettina di carne salada che avremmo irrorato con un filo d'olio completare con delle scaglie di grana trentino.
Servire e gustare
Questa la mia proposta per MTC60
e non dimentichiamoci la splendida infografica sulle tapas di Mai
E' stato un viaggio un po' speciale nel mondo delle tapas, chiedo solo scusa a Mai se la mia fantasia e il filo conduttore sono stati un po' sottotono deludendo le sue aspettative. Grazie Mai

Commenti

  1. I tuoi pensieri li condivido e ti abbraccio. Le tue tapas sono deliziose, grande donna :-*

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    1. Grazie mille Rossella cara
      Un grande abbraccio Manu

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. che bellezza manu! Mi piace tutto, la trota salmonata, scrigno delle deliziose palline di ricotta, la carne salada che adoro, e i bigoi con le sardele. che dire? un insieme perfetto, ricco ed equilibratissimo.
    sempre da 10 e lode!

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    1. Grazie Gaia, tre stuzzichini che sanno parlare di questa terra di montagna e tu li hai apprezzati ;)
      Un abbraccio Manu

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  4. Manu carissima scusa il ritardo! Ma che bello il filo conduttore, con il vento della vita ... mi piace molto e questi ingredienti, alcuni per me inusuali, mi invogliano molto, qui metteresti d'accordo me, vegetariana, e l'ultradoppio carnivoro. Splendidamente eseguiti e io mi sono proprio della tapa di partenza, su quel guscio di grana! Complimenti baciotti e ronron Helga e Magali

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    1. Grazie Helga non è mai in ritardo un giudizio sincero e bello come il tuo, hai ragione quel guscio ci coccola un po'
      un abbraccio Manu

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  5. " Si tratta di fare tre stuzzichino…"

    mi hai fatto ribaltare! Tu sei sempre di spirito joviale e mi piaci tantissimo! E con il tuo post mi hai fato emozionare, lo sai… tanto… e il filo di "navigando con il vento della vita " è proprio poetico ma anche vero da far pagura!
    La tappa apre l'inizio di questo viaggio nel mondo del tapeo, e sono questi bigoi saporitissimi a dare il via su questa cialda di grana sembra pure una barchetta…
    Ma i pinco? le sorprese della vita? Quella che ti possono capitare durante il viaggio…. questi sono meraviglia e sentimento, e pure ci puoi andare tranquillo che dentro le sorprese sono tutte gradite a differenza del viaggio che è la vita… perciò grazie di alleggerirci la strada per arrivare al montadito, dove ti sei impegnata a fare questi panini usando le molche? No ma cosa non s'impara qua??? Te l'ovo perché questi panini li vorrei qua con me adesso…

    Ma che bellissima proposta Manu! E che bella manualità e idee che hai avuto!

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    1. Cara Mai non sai con che timore aspettavo il tuo giudizio e sapere che hai apprezzato e sopratutto hai saputo cogliere il mio messaggio è segno di una tua grande sensibilità ed attenzione.
      Le sorprese della vita non sono sempre come quelle del pinco, ma bisogna sempre puntare con ottimismo al montadito .... grazie di cuore e non sai quanto
      un grande abbraccio

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    2. mi collego qui, solo perche' Mai ha detto una cosa pazzesca. E cioe' che la vita non e' sempre gradita, ma nelle sue sorprese c'e' sempre qualcosa di buono. Noi siamo dentro un vento contrario dal giorno del mio 40esimo compleanno: all'inizio, ci ha inchiodati al muro dell'impotenza, con la violenza e il gelo che solo certi soffi sanno portare. poi, poco alla volta, e' subentrato un ritmo nuovo, che lentamente ci ha sospinti verso un'altra riva. Da dove le stesse cose vengono viste in modo diverso. Che e' quello che ti fa capire che quello per cui ti eri affannato fino ad un minuto prima e' inutile, mentre importanti sono ben altre cose. E' una rivoluzione nella rivoluzione (salteranno certezze e forse anche amicizie), ti ritroverai a non essere piu' compreso, a dover affrontare da sola tante salite... ma con la gioia di aver finalmente scoperto che cosa importa davvero, per te. E da li, si ricomincera', a ricostruire, con una consapevolezza nuova. Che e' poi quella che ti dara' la forza per continuare ad essere la "roccia" che sei, il punto di riferimento, il faro nella tempesta. E uno dei motivi per cui io ringrazio il cielo, ogni volta,per averti incontrata. Anche solo per poterti porgere la mia mano, da qui.

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  6. Manu, mi sono commossa. Mi sono ritrovata nel tuo viaggio, perché è un po' il viaggio di tutti noi, con gioie infinite, ostacoli che sembrano invalicabili, ma che poi si superano, incognite per quello che ci aspetta. Una donna come te però sa far tesoro delle difficoltà della propria vita, affinché il viaggio sia intrapreso con il sorriso e le incertezze affrontate con coraggio.
    Amo i tuoi piatti, in pparticolare i bigoli con la cialda di grana. Mi sa che li preparo presto, piaceranno sicuramente anche a mio marito.

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  7. alla faccia degli stuzzichini!!! tre capolavori! e quel pane con il residuo della pasta delle olive, proprio non l'ho mai sentito. Brava!!

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  8. Manu ma che meraviglia! Il tema che hai scelto mi piace moltissimo, e le tue parole mi hanno emozionata. Hai proprio ragione, la vita è fatta così, di sorprese belle e brutte, di momenti di sole e altri di pioggia. L'importante è andare sempre avanti. Hai tirato fuori tre tapas eccezionali, dai bigoi con le sarde, ai panini con la carne salada e a quegli scrigni di trota. Complimenti, davvero brava!

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